Gli impianti di trattamento delle acque meteoriche (prima e seconda pioggia) sono sistemi progettati per ridurre l’inquinamento delle acque meteoriche e per limitare le conseguenze negative dei sempre più frequenti picchi di piena causati da precipitazioni eccessivamente abbondanti.
Le definizioni di acque di prima e seconda pioggia sono riportate in dettaglio nei vari Regolamenti Regionali; in generale si intende:
– acque di prima pioggia “quelle corrispondenti, nella prima parte di ogni evento meteorico, ad una precipitazione di 5 mm uniformemente distribuita”
– acque di seconda pioggia “la parte delle acque meteoriche di dilavamento eccedente le acque di prima pioggia”
Le acque di prima pioggia risultano spesso cariche di inquinanti di varia natura perché, per dilavamento, trascinano le diverse sostanze presenti sulle superfici.
Data la loro potenziale pericolosità per l’ambiente, devono quindi essere separate dalle “acque di seconda pioggia”, solitamente meno inquinate, e devono essere sottoposte ad alcuni trattamenti prima di poter essere reimmesse nell’ambiente.
Le acque di seconda pioggia sono solitamente meno soggette a trattamenti di depurazione, tuttavia, in Puglia, “qualora il dilavamento di sostanze pericolose dalle superfici scoperte di edifici, installazioni e/o attività […], in relazione alle attività che in esse si svolgono o agli usi previsti, non si esaurisce con le acque di prima pioggia, bensì si protrae nell’arco di tempo dell’evento meteorico, anche le acque di seconda pioggia sono sottoposte alla stessa disciplina delle acque di prima pioggia” (Art.10 Regolamento della Regione Puglia del 9 dicembre 2013, n. 26 “Disciplina delle acque meteoriche di dilavamento e di prima pioggia”).
COME FUNZIONA UN IMPIANTO DI TRATTAMENTO ACQUE DI PRIMA PIOGGIA
Il funzionamento degli impianti di prima pioggia segue diverse fasi:
1- L’acqua proveniente da strade e aree (parcheggi, piazzali..) viene convogliata verso le vasche di accumulo, prefabbricate e in cemento armato, tramite un pozzetto scolmatore o di by-pass
2- Una valvola antiriflusso a galleggiante in acciaio inox, installata all’ingresso della vasca di accumulo, separa le acque di prima e di seconda pioggia
3- All’interno delle vasche avviene la sedimentazione delle sabbie e dei fanghi
4- Ad intervalli di tempo stabiliti (solitamente 48 -72 – 96- ore) una elettropompa sommersa a portata costante avvia le acque al trattamento di disoleazione separazione dei liquidi leggeri o al ricettore finale
Ulteriori filtri a quarzite e/o carboni attivi possono essere installati in caso di disposizioni e vincoli particolarmente restrittivi.
Al fine di permettere il campionamento, un adeguato pozzetto di prelievo dei campioni deve essere sempre installato a valle del trattamento.
I SISTEMI DI TRATTAMENTO ACQUE METEORICHE IDROMET SIDER
Forniamo impianti completi per il trattamento delle acque meteoriche di prima pioggia e seconda pioggia.
La fornitura di un impianto di trattamento acque di prima pioggia include:
– vasca in calcestruzzo armato ad alta resistenza meccanica trattato internamente con resine epossidiche per garantire resistenza chimica ai liquidi da trattare;
– pacchi lamellari;
– filtri a coalescenza con otturatore;
– tubazioni incorporate;
– deflettori;
– valvole a clapet
Nel caso in cui si renda necessario anche il trattamento delle acque di seconda pioggia, forniamo impianti progettati ad hoc per soddisfare ogni specifica esigenza.
Tutte le nostre forniture sono accompagnate da un servizio di consulenza da parte dei nostri tecnici per definire le soluzioni migliori in linea con le vostre necessità.
Il nostro team si occupa inoltre del dimensionamento degli impianti e del posizionamento delle vasche.
Al termine della fornitura viene anche rilasciata una dettagliata relazione tecnica.
In caso di installazione in aree non soggette a carrabilità, è possibile valutare anche IMPIANTI DI TRATTAMENTO ACQUE METEORICHE IN POLIETILENE