Fonte: Ansa.it
Dg dell’associazione agli acciaieri europei, Eurofer all’attacco, sono aiuti di Stato
La Commissione Ue “non intende opporsi ad eventuali azioni immediate che le autorità italiane ritengano necessarie e urgenti per tutelare la salute dei cittadini (…) nella città di Taranto”. Il finanziamento “delle spese per gli interventi di decontaminazione del sito dell’Ilva e delle aree circostanti” non è da considerarsi aiuto di Stato illegale. Così il rapporto inviato il 20 gennaio scorso all’Ue che avviando la procedura per “Presunti aiuti di Stato illegali” all’Ilva. Il documento – visionato dall’ANSA – sarà pubblicato a breve nella Gazzetta Ufficiale dell’UE.
Eurofer all’attacco, sono aiuti di Stato – “La Commissione considera” le misure adottate dall’Italia a favore dell’Ilva “probabilmente aiuti di Stato (…)”. Così il Direttore Generale di Eurofer, Axel Eggert, in una lettera datata 31 marzo e visionata dall’ANSA, informa il direttivo dell’associazione delle imprese siderurgiche europee della posizione della Commissione Ue su presunti aiuti di stato dell’Italia all’Ilva. Eurofer è fra i soggetti che hanno fatto ricorso alla Commissione determinando l’avvio della procedura contro l’Italia.
La procedura per presunti aiuti di Stato all’Ilva è’ stata avviata nel 2014 da due “imprese concorrenti che desiderano che la loro identità non venga divulgata” (così la lettera della Commissione al Governo italiano). Secondo indiscrezioni potrebbero essere la tedesca Tyssenkrupp e la britannica Tata Steel. Contro le misure adottate dall’Italia per salvare e rilanciare la prima acciaieria d’Europa sono arrivate poi le denunce formali della Wirtschaftsvereinigung (la federazione tedesca dell’acciaio) e quindi di Eurofer (associazione europea della siderurgia). La British Steel Association “ha espresso il proprio sostegno ai due denuncianti”. Nella sua lettera Eggert avverte il suo direttivo: la Commissione “ritiene che non vi sia alcuna base per ritenere gli eventuali aiuti di Stato all’Ilva compatibili” con le deroghe “di cui all’art. 7 del trattato” fondativo dell’Unione (TFEU). Un altro passaggio del documento Ue evidenziato Eggert è il seguente: “L’Ilva non risulta ammissibile agli aiuti ambientali (…) in quanto impresa in difficoltà” in ossequio alle Linee guida europee sui Salvataggi e le Ristrutturazioni. Il documento Ue – informa ancora la lettera – sarà pubblicato sulla gazzetta ufficiale europea a metà aprile.