Fonte: Ansa.it
Corte Ue promuove tasse Italia accesso giustizia amministrativa
BRUXELLES, 18 APR – Il contributo unificato previsto dalla legge italiana per i ricorsi sugli appalti pubblici è legittimo e rispetta il diritto comunitario. Lo ha stabilito oggi la Corte di Giustizia Ue che ha giudicato “non gravosa” la tassazione italiana prevista per l’accesso alla giustizia amministrativa nel caso di un ricorso in tribunale riguardante una gara di appalto pubblico.
La Corte Ue ha giudicato legittimo quanto previsto dal diritto italiano sul contributo unificato da pagare per fare ricorso contro l’aggiudicazione di un appalto pubblico, ovvero da 2mila a 6mila euro a seconda del valore dell’appalto – uguale o inferiore a 200mila euro e fino ad oltre un milione di euro.
Con la sentenza di oggi, la Corte ha sancito che il ‘tributo giudiziario’ è necessario al buon funzionamento della giustizia nella misura in cui, da un lato, costituisce fonte di finanziamento dell’attività giurisdizionale degli Stati membri e, dall’altro, assolve un effetto dissuasivo rispetto a domande pretestuose o manifestamente infondate. Il diritto comunitario, infatti, consente ai Paesi membri di stabilire un tariffario di contributi unificati, anche cumulativi se giustificato da un’effettiva estensione dell’oggetto del processo e dei motivi di ricorso, purché l’importo del tributo giudiziario non costituisca un reale ostacolo all’accesso alla giustizia.
Nel caso in questione, lo studio infermieristico ‘Orizzonte Salute’ aveva impugnato dinanzi al Tar di Trento la proroga di un appalto di servizi infermieristici a favore di un’altra associazione nonché la gara di appalto successivamente bandita.Orizzonte Salute aveva contestato la richiesta del Tar di integrare il primo contributo unificato di 650 euro pagato per raggiungere la soglia di 2mila euro.