Fonte : Il Sole 24 Ore
Sul lavoro continueremo ad abbassare le tasse, il prossimo anno porteremo l’Ires al 24% per le società di capitale ma anche al 24% l’Iri per le società di persone. E sugli autonomi ci sarà un intervento per dare certezze ai giovani». Così il premier Matteo Renzi a Rtl. Torna nell’intervista mattutina anche uno dei temi al centro del vertice intergovernativo Italia-Germania di ieri, la ricostruzione post terremoto. «I soldi ci sono poi se mancano si prendono utilizzando tutte le flessibilità europee, non mi preoccupo di questo, il punto chiave è controllare centesimo per centesimo e fare progetti seri». Renzi ai microfoni ricorda di aver detto ad Angela Merkel «i soldi che ci servono ce li prendiamo ma è fondamentale fare bene».
Su Casa Italia «grande patto nazionale»
La «vera» questione per il presidente del Consiglio «è il tema della prevenzione. Vorrei chiedere un impegno a tutti: dobbiamo diventare più bravi». Renzi chiede ancora unità sul post terremoto e evidenzia la necessità di lavorare per mettere in sicurezza gli edifici. «Occorre fare miglioramenti antisismici. Perciò vorrei coinvolgere tutte le forze politiche su questo progetto “Casa Italia”, possiamo metterci tutti insieme e remare nella stessa direzione», afferma il premier. «Dobbiamo dire come spendiamo i soldi e voglio mettere i migliori a gestire il progetto “Casa Italia”. Litighiamo sulle riforme, su tutto, ma su questo progetto per tenere in ordine il nostro futuro possiamo fare un grande patto nazionale?», si chiede Renzi. «Spero che le forze politiche accolgano questo appello. Di sicuro lo accoglieranno i cittadini».
«Penso Pil sarà positivo, guardo al futuro»
«Penso che ci sarà un segno positivo perché ad esempio i servizi sono aumentati e quindi è probabile l’aumento ma non è lo zero virgola che fa la differenza, il
punto è che l’Italia sta riducendo deficit, la Spagna fa il 5 per cento di deficit e se facessimo così avremmo 50 miliardi di euro in più da spendere. Noi lavoriamo passo dopo passo, io lavoro per il futuro per far tornare la voglia di investire» dice ancora Renzi facendo il confronto con i dati negativi del Pil nei governi precedenti il suo.
Roma2024, «se Raggi non firma la Capitale è fuori»
«Le Olimpiadi sono una cosa fantastica. Consentono un investimento sul futuro delle città». Matteo Renzi non avrebbe «alcun dubbio». «O sì o no. Se Raggi non firma la lettera Roma è fuori. La mia impressione è che noi siamo in testa in questo momento. Dire di no alle Olimpiadi sarebbe un atto molto triste», spiega il presidente del Consiglio. «Spero che la sindaca Raggi prosegua su quello che abbiamo già deciso a livello istituzionale ma se dirà di no ne prenderemo atto. Scelgano i Cinque Stelle cosa fare, tocca a loro. Non farò atti lesivi sull’autonomia su Roma o di altre città, aggiunge il premier, «se dirà di no vorrà dire che in futuro candideremo altre città».