Fonte: Il Sole 24 Ore
Quella annunciata ieri da Fonderie di Montorso, società a controllo familiare di Montorso Vicentino, che ha rilevato il 100% di Fondmatic, azienda appartenente allo storico gruppo modenese di pompe idrauliche Caprari, è un’acquisizione all’insegna della sinergia industriale nelle fusioni in ghisa e una scommessa sulla capacità del made in Italy di nicchia di reggere la competizione dei colossi su prodotti di alta qualità e servizi a misura del cliente.
«Abbiamo acquisito il nostro principale competitor in Italia nel settore delle fusioni per l’industria oleodinamica da oggi siamo il primo player nel segmento. Di fatto esportiamo pochissimo in modo diretto, ma i nostri clienti in Italia, tra meccanica, pompe, motoriduttori, automotive sono tutti gruppi primari che esportano la quasi totalità del loro business», spiega Patrizia Comello, presidente di Fonderie di Montorso. Azienda con 54 anni di storia (travagliata) alle spalle, rilevata dal fallimento nel 2003 e che ha chiuso l’ultimo bilancio con circa 50 milioni di euro di fatturato (a fronte di 35mila tonnellate di capacità produttiva annua) e 270 dipendenti. Fondmatic, con sede a Crevalcore, nel Bolognese, fondata nel 1974 è leader nella produzione di fusioni per oleodinamica complessa, con una capacità produttiva annua di 11mila tonnellate, un fatturato di 20 milioni di euro e 112 dipendenti. «È un’operazione molto impegnativa per noi – aggiunge la presidente – nonché la nostra prima acquisizione, perché andiamo a rilevare la totalità di un gruppo che ha circa la metà della nostra stazza. Ma ci siamo trovati subito in sintonia con i partner, per la serietà degli azionisti e l’etica di mercato che ci accomuna».
Le banche (Mediocredito) hanno cofinanziato il piano di consolidamento e sviluppo «che si fonda sulla consapevolezza che in un settore capital intensive come il nostro solo dall’unione di aziende con una solida esperienza si possano creare sinergie ed efficienze tali da ottimizzare la crescita e migliorare la redditività», conclude Comello. «Caprari cede un asset infragruppo sempre più marginale all’interno del proprio processo produttivo, in un settore tra l’altro che richiede forti e costanti investimenti per stare al passo con le normative. Parallelamente Fonderie di Montorso integra il proprio portafogli prodotti e sfrutta sinergie industriali e commerciali», precisa Antonio Zecchino, presidente di Cavour Corporate Finance, advisor finanziario esclusivo di Fondmatic.