Fonte: Ansa.it

Oliveti, calo soprattutto per donne, giovani e nel Meridione

 I redditi dei liberi professionisti, secondo i dati dell’Adepp (Associazione degli Enti previdenziali privati e privatizzati) “sono calati del 18% fra il 2007 ed il 2014. E, soprattutto, sono calati i guadagni delle donne, dei giovani” e degli iscritti “in alcune aree geografiche” del Paese, prevalentemente nelle regioni meridionali. A sottolinearlo il presidente dell’Associazione, Alberto Oliveti, durante il congresso per i 50 anni di Confprofessioni, a Roma.
‘E’ un ‘esercito’ di un milione 347.090 lavoratori quello di  chi esercita la libera professione, in Italia. E sono (prevalentemente) concentrati in cinque regioni: il 54,5% del totale, infatti, vive e svolge l’attività in Lombardia (18,5%), nel Lazio (12,4%), in Campania (8,5%), in Emilia Romagna (7,6%) e in Veneto (7,5%). E’ la fotografia degli autonomi scattata dal professor Paolo Feltrin (docente di Scienze Politiche all’università di Trieste) su elaborazione di dati Istat, e presentata in apertura del congresso per i 50 anni di Confprofessioni (la Confederazione che raccoglie lavoratori indipendenti iscritti a Ordini e Albi), alla Pontificia università Lateranense, stamani a Roma. Oltre un quarto della platea (il 25,7%) dichiara un reddito fra “i 26.000 ed i 50.000 euro annui”, il 22,7% fra “i 12.000 ed i 26.000”, il 19,4% si ferma sotto la soglia dei 12.000, poi un altro 19% dichiara guadagni più elevati, pari ad “oltre 75.000 euro”, infine il 13,3% dei professionisti italiani si colloca nella fascia reddituale “50.000-75.000 euro”.