Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno

Gli operai e le prime recinzioni arriveranno lunedì

BARI – Il conto alla rovescia è iniziato. E tra meno di sette giorni si farà sul serio. Archiviato il trasferimento forzato delle palme, gli interventi nei sottoservizi, compariranno i primi operai, le prime recinzioni e i primi e inevitabili disagi. A partire dall’isolato enclave, «la piccola San Marino o se volete la piccola Città del Vaticano» dice con un pizzico di ironia l’assessore ai Lavori Pubblici Giuseppe Galasso, assegnando uno spazio geopolitico a quel primo e breve isolato incastonato tra le piazze Moro e Umberto.

Tutto pronto per l’avvio dei lavori della futura via Sparano, il cantiere che da lunedì prossimo e per circa 15 mesi impegnerà la principale via dello shopping cittadino trasformandola in sei salotti tematici. Nulla di invasivo. Il cantiere procederà a fasi, tappa dopo tappa, isolato dopo isolato, proprio per ridurre al minimo l’impatto sui residenti ma soprattutto sui commercianti. I quali, appeso in negozio il nuovo calendario 2017, lo stanno sfogliando con trepidazione non tanto per programmare Pasqua, Ferragosto, promozioni o ponti vacanzieri, ma per capire quando arriveranno le ruspe e gli operai davanti alle proprie vetrine. I calcoli sono presto fatti: gli interventi su ciascuno degli otto isolati dureranno da 45 ai 50 giorni, imprevisti o fortunate accelerazioni permettendo, mentre su piazza Umberto – ultima tappa del cantiere – i tempi stimati saranno di 60 giorni. «Perché proprio qui ci sarà l’intervento più importante, sistemare sul percorso centrale le antiche basole che potremo trovare sotto l’asfalto durante i lavori su tutta via Sparano» spiega l’assessore Galasso.

Il cronoprogramma Terminata l’opera di ricostruzione di San Marino-Città del Vaticano – il salotto della musica in onore dello storico negozio Giannini, al via da lunedì su entrambi i marciapiedi – arnesi e mezzi si sposteranno da fine febbraio sul lato opposto, compreso tra corso Vittorio Emanuele e via Piccinni, dove è previsto il salotto di Porta Vecchia, quello della storia con vista borgo antico. E da lì ripartirà il tour, dal tratto compreso Abate Gimma-Calefati e poi a seguire, isolato dopo isolato per poi terminare in piazza Umberto. Che, è da ricordare, diventerà già da lunedì, nella parte centrale prima occupata dai vasconi, la base logistica del cantiere, l’area di stoccaggio, con un varco che permetterà il passaggio dei pedoni da un lato all’altro dei giardini. Insomma, date e mesi ormai molto importanti per i commercianti. Qualcuno infatti, in previsione del cantiere ai piedi della propria insegna, ne approfitterà per risistemare gli interni della propria attività, per l’inventario o per qualche chiusura programmata. Anche se la recinzione non oscurerà affatto le vetrine. «Abbiamo infatti previsto delle passerelle davanti a ciascun negozio o condominio – spiega Galasso – e lungo le recinzioni si alterneranno dei pannelli in policarbonato, che permetteranno ai passanti di osservare le vetrine e la merce esposta, e altri in legno che ospiteranno mostre temporanee sulla storia della strada barese o su altri contenuti culturali. Sarà una sorta di galleria a cielo aperto, nell’ottica del cantiere evento promesso durante i numerosi incontri con la cittadinanza e gli operatori commerciali».

I tempi L’appalto, aggiudicato all’azienda De Marco per un importo netto di circa 2,9 milioni sui 4,6 previsti, prevede la durata del cantiere in 400 giorni lavorativi. Quindi, intoppi a parte, la nuova via Sparano potrebbe essere pronta per fine primavera del 2018. «In ogni caso – aggiunge Galasso – abbiamo previsto lo stop al cantiere durante la settimana della Pasqua (quest’anno attesa il 16 e 17 aprile, ndr) e per il prossimo Natale contando di averla nuova per il Natale 2018».

La polemica di fine anno In queste ore si focalizza sullo stato di degrado della strada presentato ai tanti turisti e visitatori di Capodanno: asfalto a macchia di leopardo, buche, marciapiedi dissestati e panchine povere. Insomma, una strada da teatro di guerra. Per queste ragioni il consigliere comunale Giuseppe Carrieri (Impegno Civile) ha subito scritto al sindaco Decaro chiedendo «l’installazione di totem e cartelli informativi sulla riqualificazione della strada. In questo modo chi non è di Bari, e giunge nella più importante e centrale strada cittadina – scrive Carrieri – potrà comprendere i motivi del degrado e della desolazione infrastrutturale che lo circonda». Su tale richiesta l’assessore Galasso si dimostra possibilista: «Una buona idea. E valuteremo anche l’ipotesi di una pagina social del Comune per illustrare i lavori in corso».