Fonte: Il sole 24 Ore
Scelti i tre team tecnico-professionali vincitori del concorso internazionale di idee per il recupero della Città vecchia di Taranto, una delle misure del Contratto istituzionale di sviluppo per Taranto voluto dal Governo con la legge 20 del 2015. Primo classificato è Mate società cooperativa, secondo Stefano Boeri architetti srl, terzo, infine, S.B. Studio Bargone architetti associati. La selezione è stata fatta da una commissione formata dall’Agenzia pubblica Invitalia, dal ministero dei Beni culturali e dall’Istituto nazionale di urbanistica. Al primo classificato, su un montepremi di 105mila euro, vanno 60mila euro, 30mila al secondo e 15mila al terzo.
Il concorso di idee fu lanciato da Invitalia a maggio scorso con un bando e registrò l’adesione di oltre 40 realtà tra professionisti associati, studi e team. Di provenienza estera un terzo delle manifestazioni. In estate è stata poi effettuata una prima selezione. Furono individuate 20 proposte con l’invito agli interessati di precisare i contenuti della loro idea. Dei 20 ammessi alla seconda fase, in 18 hanno aderito alla richiesta di Invitalia entro il 16 novembre scorso. I 18 esprimono 160 studi professionali o professionisti singoli, 250 consulenti, oltre 100 giovani professionisti e molti soggetti internazionali. Da qui, infine, è scaturita la scelta dei tre finalisti con l’ordine di graduatoria. «Il concorso – annuncia Invitalia – è stato funzionale all’identificazione di un piano degli interventi da realizzare. Il Comune di Taranto può così estrarre ampi suggerimenti, modelli generali e progetti specifici dalle tante idee presentate in vista della costruzione del piano degli interventi per il recupero». Quest’ultimo sarà finanziato dal Cipe con il Contratto istituzionale. A giudizio di Invitalia, «tutte le idee proposte hanno tracciato alcuni scenari possibili per l’isola della Città vecchia, pensandola come un sistema da vivere pienamente, integrato nella complessità dell’area comunale e tenendo conto dell’evoluzione urbanistica, sociale ed economica e della sua non comune dotazione storica ed ambientale. Affrontato, in generale, il tema del recupero di un più elevato livello della qualità della vita di questo quartiere».
Per Claudio De Vincenti, ministro per il Mezzogiorno, «la rigenerazione della Città vecchia di Taranto si configura come un tassello importante tra i numerosi interventi previsti dal Governo col Contratto istituzionale di sviluppo. Un mosaico di misure che punta al risanamento ambientale e al rilancio complessivo – urbanistico, produttivo, culturale e sociale – di Taranto e del suo territorio». Commenta infine Domenico Arcuri, ad Invitalia: «Sono state presentate idee e suggerimenti che non solo contengono un alto grado di innovatività, ma sono rispettose dell’ambiente, dell’equilibrio della Città vecchia e della sua storia urbanistica. Oggi Taranto ha finalmente a disposizione un patrimonio di proposte e suggerimenti dal quale attingere per costruire un piano di interventi che guardi finalmente al futuro della città».