Rischi da banche e incertezza politica
Fonte: Ansa.it
E’ “assolutamente sbagliato parlare di ultimatum” da parte della Commissione Ue all’Italia. Lo indica Pierre Moscovici presentando le Previsioni economiche d’inverno della Commissione europea. Facendo un punto sul nostro Paese, dando “il benvenuto” agli “impegni” presi dal governo dopo la lettera del 17 gennaio, Moscovici sottolinea che “stiamo discutendo in modo costruttivo e positivo” col ministro Padoan e
“mentre incoraggiamo a prendere le misure al più presto”, “non c’è alcun ultimatum”. La Commissione Ue rivede al rialzo la crescita dell’Italia del 2016, da +0,7% a +0,9%.
Restano stabili, invece, le previsioni per il 2017, con un Pil invariato a +0,9%, mentre per il 2018 la stima di crescita sale dall’1 all’1,1%. Così le previsioni economiche d’inverno Ue, che evidenziano una “crescita stabile ma modesta” trainata da “tassi d’interesse reali bassi e una domanda esterna più forte” ma dove “debolezze strutturali ostacolano una ripresa più forte”. Nelle previsioni, però, la Commissione evidenzia anche che “l’incertezza politica e il lento aggiustamento del settore bancario pongono rischi al ribasso alle prospettive di crescita dell’Italia”. “Un forte impulso potrebbe ancora avvenire dalla domanda esterna”, aggiunge Bruxelles.
La disoccupazione in Italia “resta alta” mentre “rallenta” l’occupazione rispetto ai due anni precedenti a causa “della fine dagli incentivi fiscali per le nuove assunzioni”. Così le previsioni economiche d’inverno
della Commissione Ue, che rivedono al rialzo la disoccupazione per il 2016 (da 11,5 a 11,7%), così come per il 2017 (da 11,4% a 11,6%. Nel 2018 è prevista all’11,4% contro l’11,3 precedente.
Comunque “le riforme passate – per Bruxelles – sosterranno l’occupazione nel 2017-2018”.
La Commissione europea ha rivisto al rialzo la crescita per l’Eurozona nei prossimi due anni. Nelle previsioni d’inverno pubblicate oggi, per il 2017 nei 19 paesi della moneta unica è indicata una crescita del pil di +1,6% (nelle previsioni d’autunno era a +1,5%) e per il 2018 di +1,8% (era +1,7%). L’esecutivo europeo sottolinea che “il pil reale nell’Eurozona è cresciuto per 15 trimestri consecutivi, e la disoccupazione continua a scendere anche se resta sopra i livelli pre-crisi”.
“Per la prima volta in quasi un decennio, tutte le economie di tutti gli Stati membri della Ue sono attese crescere per tutto il periodo delle previsioni (2016,2017 e 2018)”, evidenzia la Commissione europea nelle Previsioni economiche d’inverno, annotando anche che l’inflazione, al netto dell’energia e dell’alimentare, nell’Eurorozona è attesa passare da 0,2% del 2016 a +1,7% nel 2017 tornando ad assestarsi a +1,4% nel 2018.