Fonte: Ansa.it
Verbaro, ‘operatori italiani in Gb hanno votato tutti ‘remain’
ROMA, 24 GIU – Per i liberi professionisti europei le conseguenze della Brexit saranno una strada lastricata di complicazioni e la preoccupazione già serpeggia tra i tanti professionisti italiani – soprattutto medici, infermieri, avvocati – che lavorano stabilmente in Gran Bretagna. ”Difficile al momento fare previsioni – dice all’ANSA Francesco Verbaro, Centro Studi Adepp, associazione che riunisce le Casse di previdenza dei professionisti – Comunque, investe tutto il tema della mobilità dei lavoratori, della libera circolazione di persone e merci. Molto dipenderà dall’accordo che si realizzerà tra Unione europea e Uk, le nuove regole del paese ricevente, la reciprocità anche delle qualifiche professionali, insomma il regime va tutto rivisto, come se si fosse di fronte a un Paese nuovo, certo non completamente straniero”. Le conseguenze non saranno immediate, ma dalla trattativa che si aprirà tra Bruxelles e Londra, dalla linea politica che la Ue deciderà di assumere nei confronti dei ‘fuoriusciti’, ”dipenderà molto. Difficile prevederlo ora”. Di una cosa Verbaro è certo: ”Tutti i professionisti italiani che si sono stabiliti nel Regno Unito, soprattutto medici e operatori sanitari, hanno votato per il Remain. Tra gli italiani prevale in queste ore un atteggiamento di preoccupazione, la paura di non poter lavorare più come prima” dice il rappresentante dell’Ufficio studi. ”L’Europa va verso un mercato del lavoro unico, sempre più integrato. In questo caso, un pezzo di Europa si allontana da processo lento ma che va in quella direzione”. Mobilità, reciprocità di profili e qualifiche professionali e dei servizi, l’andamento della sterlina, sono molti i temi su cui ragionare e molti gli aspetti da adeguare alla nuova realtà. Molto dipenderà dai negoziati, ribadisce Verbaro. ”L’uscita dalla Ue avrà la conseguenza di non poter più usufruire di una serie di semplificazioni previste per gli stati membri, a cominciare dalla documentazione per oltrepassare le frontiere.
La Gran Bretagna esce anche da questo”.