Fonte: Ansa.it

ROMA, 07 GIU – Per “garantire sicurezza ai 24 milioni di cittadini che vivono in zone ad alto rischio sismico, e ai 5 milioni e mezzo in pericolo per il rischio idrogeologico” occorre nasca “l’esigenza di realizzare una forte innovazione negli approcci alle politiche urbane ed una concreta semplificazione delle norme”. A pensarla così il presidente del Consiglio nazionale degli architetti, Giuseppe Cappochin, intervenuto ad un convegno sulla rottamazione post bellica priva di qualità ed il riequilibrio delle aree urbane. “Solo attraverso una programmazione almeno ventennale, coerente con una visione strategica del futuro della città e del territorio, sarà possibile incidere sulle politiche urbane – ha aggiunto il numero uno della categoria professionale – per dire basta a progetti improvvisati e finalizzati unicamente a cogliere le occasioni di volta in volta offerte da provvedimenti governativi”.