Fonte: Il Sole 24 Ore
Terminerà a fine mese l’isolamento della Valle d’Itria in Puglia – conosciuta anche come valle dei trulli –, cominciato a metà febbraio scorso quando la Procura di Taranto sequestrò prima il depuratore della zona e poi un tratto di statale vicina all’impianto, quello che collega i comuni di Martina Franca (Taranto) e Locorotondo (Bari). Dopo il via libera della magistratura, e a seguito di perizie, sopralluoghi e confronti tra le parti, l’Anas sta ora costruendo tra i chilometri 45,300 e 45,500 una bretella di by-pass che permetterà di superare il pezzo di statale sequestrato, ricreare i collegamenti nella zona ed evitare che il traffico si intasi nelle stradine di campagna come sta avvenendo attualmente. Il by-pass, rende noto l’Anas, sarà pronto a fine agosto. Certo, è stata «bruciata» un’estate, ma almeno si intravede una conclusione dei pesanti disagi a cui tutta l’area è stata sottoposta. Il by-pass non mette in collegamento solo Martina Franca e Locorotondo, ma due più ampi versanti: l’Adriatico e lo Jonio. Inoltre, considerando che siamo nel clou dell’estate, la statale è funzionale al grande flusso turistico che riguarda non solo i due comuni più direttamente interessati ma anche Alberobello (Bari), Cisternino (Brindisi), Fasano e Savelletri (Brindisi). Un’area vasta che ha fatto del turismo un suo punto di forza e che proprio in un’estate d’oro per la Puglia, turisticamente parlando, si vede colpita nella possibilità di una mobilità agevole. Senza trascurare le pesanti ricadute economiche che la statale bloccata ha avuto sulle imprese e sul commercio della zona, come hanno ripetutamente denunciato sia Confindustria che Confcommercio.
Lo scorso 12 febbraio, infatti, a causa della presenza di scarichi incontrollati di un impianto di depurazione acque reflue che hanno interessato la statale 172, la Procura di Taranto ha disposto la chiusura nei due sensi di marcia del tratto. Da subito l’Anas – informa la società – si è attivata con i propri tecnici i quali, attraverso un confronto con gli enti locali, hanno studiato ed elaborato una serie di soluzioni finalizzate a garantire un valido percorso alternativo al tratto di statale chiuso. La Procura, dopo aver valutato le diverse proposte tecniche avanzate da Anas, ha «autorizzato l’esecuzione del progetto che prevede la realizzazione di una viabilità provvisoria costituita da una bretella che correrà in parallelo rispetto all’attuale tracciato». «La bretella – informa l’Anas – si svilupperà interamente per una lunghezza di circa 250 metri, con il medesimo andamento altimetrico del tratto di statale 172 chiuso e con un’unica carreggiata di larghezza pari a 7 metri, con due corsie da 3,50 (una per senso di marcia), a cui vanno aggiunte due banchine laterali da un metro ciascuna. Il progetto della bretella – sottolinea l’Anas -, il cui importo ammonta a circa 240 mila euro, è stato sviluppato considerando tre obiettivi: una geometria stradale sicura per il traffico, la garanzia della stabilità del rilevato esistente e dei suoi muri di confinamento; il mantenimento in sicurezza anche in caso di eventuale presenza di acqua o sversamenti al di sotto della strada tramite opportune impermeabilizzazioni. Dal punto di vista geometrico, la bretella è stata posta ad una distanza tale dalla strada esistente da non interferire, in alcun modo, da un punto di vista statico con quest’ultima».